PIANTA RIFUGIO GAFSOU ITA

H+ MATTHIEU GAFSOU

Come si fa a inventare il futuro? E come si fa a documentarlo attraverso la fotografia?
H+ di Matthieu Gafsou – terza tappa del ciclo espositivo SuperNatural, ideato da Irene Alison per il Rifugio Digitale – è un’indagine visiva, e visionaria, sul transumanesimo, movimento intellettuale che mira a perfezionare il corpo umano attraverso l’uso delle scienze e della tecnica.
Dall’impiego quotidiano delle tecnologie che sono già parte integrante della nostra vita, come il pacemaker o lo smartphone, fino alle fantasie relative al superamento della dimensione fisica e mortale dell’essere umano, la serie dell’artista svizzero, rintraccia, dalla Svizzera alla Russia, dalla Francia alla Repubblica Ceca, le persone, gli oggetti e i concetti cardine di questo movimento, rivelandone in controluce le complessità e le zone d’ombra.
La mostra, curata da Irene Alison e Paolo Cagnacci, propone una nuova declinazione del percorso fotografico intrapreso dal Rifugio Digitale nell’indagare il dialogo tra naturale e artificiale, ma anche tra dimensione terrena e spirituale, visto attraverso gli occhi dei fotografi che hanno esaminato le tensioni che attraversano il contemporaneo, riflettendo sulla posizione che l’uomo occupa sul pianeta.
In questo contesto, le immagini di Matthieu Gafsou dischiudono non solo le più ardite frontiere e i maggiori paradossi del progresso tecnologico, ma anche i dilemmi esistenziali a cui la proiezione transumanista ci mette di fronte: saremo mai pronti all’abbandono del corpo fisico in favore di una dimensione sempre più ibridata con le macchine? Come potremmo riconcepire la nostra esistenza se in un futuro post umano potessimo rimandare in eterno l’appuntamento con la morte?

Autoritratto dell’artista in versione cyborg.

I così detti “complete foods” non sono integratori ma sostituti alimentari. L’acqua viene aggiunta alla polvere che contiene l’esatto fabbisogno di cui l’organismo necessita. L’uso di questo tipo di prodotto è sintomatico dell’abbandono del corpo come luogo in cui sperimentare sensazioni di piacere, in favore di una concezione secondo la quale il corpo è un veicolo il cui funzionamento va preservato. Secondo il transumanista russo Danila Medvedev, “grazie a questo tipo di alimentazione, ci stiamo gradualmente allontanando dal cibo solido risparmiando tempo e proteggendo la nostra salute”. Quando Gafsou gli ha chiesto del piacere fisico del mangiare, Medvedev ha risposto che sulla scala dell’eternità – il suo orizzonte – quel tipo di piacere diventa banale. Le argomentazioni a sostegno di questo tipo di cibo sono inoltre la perfezione nutrizionale, la qualità dei prodotti, il rispetto per gli animali e il risparmio di tempo.


Il confine tra la riparazione di un corpo danneggiato – nella foto, la protesi del ginocchio del padre dell’artista, strettamente terapeutica – e il miglioramento di un corpo sano può sembrare ovvio, ma è molto difficile da definire. Quand’è che una protesi lascia la sua funzione tradizionale di strumento guarigione e diventa un mezzo per migliorare un individuo? Per rispondere a questa domanda, è necessario cercare di capire cos’è la salute. La definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è chiara: “La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità”. La formulazione, che non è cambiata dal 1946, implica che la salute ha un carattere mutevole, fluttuante, soggettivo. Questa definizione rende più facile capire perché molti transumanisti considerino i loro corpi sani un veicolo incompleto che deve essere “riparato” o “perfezionato”.


I transumanisti affermano che anche corpi apparentemente sani sono imperfetti e che la tecnologia, come le protesi chimiche o gli integratori alimentari, sia un mezzo per raggiungere la perfezione fisica. “I nootropi (da noos, “mente” e tropos, “piegare”), noti anche come droghe intelligenti o potenziatori cognitivi, sono droghe, integratori e altre sostanze che migliorano la funzione cognitiva, in particolare le funzioni esecutive, la memoria, la creatività o la motivazione, in individui sani. Generalmente riconosciuti come sicuri a basse dosi, i nootropi sono promossi nel transumanesimo come mezzo per migliorare le condizioni di vita o raggiungere obiettivi specifici, come aumentare la motivazione.

Tatuaggio elettronico.

Il dispositivo intrauterino (IUD) è un contraccettivo inventato nel 1928 da Ernst Gräfenberg. Realizzato in rame, lo IUD rilascia localmente ioni di rame e provoca una reazione nell’utero dovuta al corpo estraneo che impedisce la fecondazione e/o l’impianto dell’ovulo. Può rimanere nell’utero per diversi anni. Dopo la sua rimozione, i suoi effetti regrediscono rapidamente, aumentando le possibilità di gravidanza. Lo IUD è da considerarsi più di una protesi, perché modifica localmente la fisiologia della donna.


La chirurgia plastica non è strettamente transumanista – non mira né a migliorare la salute né a migliorare le prestazioni del corpo – ma pone le basi per l’accettazione di un corpo ibrido e personalizzato. La chirurgia ricostruttiva ripara il corpo. Ma quando l’obiettivo è estetico, trasforma il corpo. Paradossalmente, quella modifica porta a una concezione normativa del corpo piuttosto che alla sua singolarizzazione. Inoltre, la natura invasiva della chirurgia plastica apre la strada a trasformazioni più drastiche.


Alcune persone indossano collane che lampeggiano al ritmo del loro battito cardiaco. Ad altri sono stati impiantati dispositivi che consentono loro di “sentire” il Nord. In entrambi i casi si tratta di gadget dimostrativi che prefigurano oggetti con maggiori potenzialità. Appendici esterne, possono essere intese come segni esteriori di partecipazione a un progetto: la loro funzione è quindi piuttosto superficiale. Sono simboli, sostituti futuristici di croci o medaglie religiose.


L’elettroencefalogramma (EEG) misura l’attività elettrica del cervello. È il mezzo attraverso il quale viene installata un’interfaccia neuronale diretta o un’interfaccia cervello-macchina. In altre parole, stabilisce una comunicazione diretta tra il cervello e la macchina. A differenza delle altre interfacce, non richiede un movimento meccanico (le dita sulla tastiera, la mano sul mouse). Sembra plausibile immaginare che un giorno tutti saranno in grado di controllare diverse macchine mediante impianti che avranno inserito nei loro corpi.



Considerato uno dei primi protesisti moderni, il medico svizzero Jean-André Venel (1740–1791) sviluppò un corsetto per le persone affette da scoliosi, con l’idea di curare una malformazione o una disabilità. Tecnicamente, il corsetto è un dispositivo ortopedico, che compensa una funzione assente o carente, al contrario di una protesi, che sostituisce una funzione. I dispositivi ortottici sono i precursori dell’esoscheletro, il cui sviluppo sta accelerando per usi civili e militari.


Questo esoscheletro può essere utilizzato per scopi terapeutici o per aumentare le capacità motorie di chi lo indossa. Molte aziende vendono questo tipo di prodotti, in genere come supporto per un’attività faticosa o per curare handicap fisici. Ma la DARPA, la Defense Advanced Research Projects Agency, sta lavorando al più spettacolare prototipo di esoscheletro, in grado di trasformare un soldato in una macchina da guerra quasi inesauribile


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Le neuroscienze cognitive studiano i meccanismi neurobiologici (memoria, percezione, abilità motorie, linguaggio, ragionamento, emozioni) legati alla conoscenza. Sulla scia della filosofia e della psicologia, stiamo ora cercando, attraverso esperimenti che misurano con precisione l’attività cerebrale durante le attività motorie o intellettive, di comprendere il funzionamento del cervello. Le applicazioni sono numerose: miglioramento della comunicazione diretta uomomacchina; uso di neuroprotesi (controllate dal pensiero) o miglioramento delle capacità di apprendimento, in particolare attraverso l’uso della realtà virtuale. Una delle maggiori sfide in questo campo sta nella comprensione dell’autocoscienza, spiegando il famoso Cogito, ergo sum.

Una barretta sostitutiva di un pasto completo. I così detti “complete foods” non sono integratori ma sostituti alimentari.


L’integratore alimentare Elysium contiene nicotinammide riboside, un composto che ha dimostrato di avere effetti positivi sulla rigenerazione cellulare nei topi. Sebbene i risultati di uno studio del 2016 sugli esseri umani sembrino promettenti, i metodi dell’azienda produttrice sono controversi. Sei premi Nobel sono tra i suoi consulenti scientifici, ma il potere di questo tipo di integratore sembra limitato: l’invecchiamento è un processo multifattoriale e agire su un solo fattore non può rallentarlo.


Grande quanto un chicco di riso, il microchip NFC/RFID (Near Field Communication/Radio Frequency Identification) può essere impiantato sotto la pelle. L’operazione può essere eseguita da un tatuatore. Il chip NFC/RFID è un modo per archiviare e recuperare dati remoti. Gli ultimi microchip impiantabili combinano entrambe le tecnologie, lasciando la scelta sul loro utilizzo ai propri ospiti. Possono essere utilizzati per archiviare dati medici, password e informazioni o per interfacciarsi con altri dispositivi elettronici, come gli smartphone. Molto apprezzati dai biohacker, simboleggiano il processo di trasformazione in cyborg.


Nata nel 1918, la centenaria Jeanne-Marie Dudan ama bere l’espresso forte: l’unica sostanza nootropica, insieme al tè, che abbia mai consumato.

Trattamento ortodontico classico per allineare i denti del paziente. Originariamente terapeutico, mirava a prevenire problemi alla mascella o ai denti. Oggi viene utilizzato anche a fini estetici, stabilendo che i denti perfetti sono la regola del sorriso. Il passaggio dalla correzione di un’anomalia fisiologica al miglioramento dell’aspetto ha contribuito alla costruzione di una visione del corpo come oggetto malleabile e correggibile. Implicitamente, il corpo può essere incompleto.

Le lenti a contatto, così come gli occhiali, sono modifiche così comuni del corpo umano che non prestiamo più attenzione a loro.

La bioluminescenza nella medusa Aequorea victoria ha permesso agli scienziati di fare progressi utilizzando la transgenesi, il trasferimento di un gene da una cellula di una specie a una cellula di un’altra. I topi che hanno ricevuto il gene responsabile della bioluminescenza nella medusa Aequorea victoria brillano quando esposti ai raggi UV. I ricercatori usano questa proprietà come marcatore che consente loro di analizzare la crescita di tessuti, organi, tumori, ecc.

Julien Deceroi è un grinder – ovvero un biohacker che richiede totale libertà nell’uso e nella trasformazione del proprio corpo – che si è autoimpiantato un magnete nel dito medio. Afferma che funziona come un nuovo senso, permettendogli di sentire i campi magnetici, inclusa la loro ampiezza o modulazione. Deceroi indossa anche dei microchip.


Il movimento del sé quantificato sostiene l’autotracciamento dei dati fisiologici attraverso la tecnologia per essere più sani. Fa parte della tendenza verso la medicina predittiva e mira all’aumento dell’aspettativa di vita. Gli strumenti per il sé quantificato sono collegati a delle applicazioni. Di solito sono esterni, ma molte aziende stanno lavorando per integrarli all’interno del corpo. Ad esempio, è possibile misurare la frequenza cardiaca, l’attività durante il sonno, il tasso di ossigeno nel sangue o l’attività fisica. Il sé quantificato consente agli individui di creare il proprio spazio connesso e di diventare una sorta di sistema di informazioni.


Siringa utilizzata per l’impianto di un chip NFC/RFID. Il chip NFC/RFID può essere utilizzato per archiviare e recuperare dati remoti.

Ginevra, Biotech campus, 22 marzo, 2017. Nell’ambito del Progetto reWalk, guidato dal professor Grégoire Courtine dell’EPFL, sono stati impiantati degli elettrodi nel midollo spinale ferito di questo ratto. L’obiettivo è che il topo impari parzialmente a camminare di nuovo attraverso la neurostimolazione elettrica, accompagnata da fisioterapia e dall’uso di farmaci stimolanti. Se il midollo spinale non viene riportato alla sua condizione originaria, la stimolazione e la fisioterapia consentiranno una parziale ricostruzione dei tessuti. Questo esperimento apre la strada al trattamento di persone con lesioni invalidanti del midollo spinale.

Smartphone

Video realizzato a partire da una singola immagine della serie H+

Musica: Ripperton (aka Raphael Gros) 2023

“Ereditare l’incubatrice significa crescere in un ambiente incredibilmente fragile, che non offre alcuna garanzia al di fuori di quelle fornite dalla scienza, dalla terapia, dai tubi, dall’alimentazione dalla temperatura e dai monitor. Invece di assecondare tecnicamente desideri di potere rivolti al futuro, l’incubatrice sollecita un’altra narrativa, concentrandosi attivamente su un presente fragile, una storia intessuta di innumerevoli relazioni vitali e incerte. Ereditare l’incubatrice significa insistere nel ricordare che tecnologia e biologia sono impegnate nel costruire continuamente dei rapporti assolutamente precari”.

Gabriel Dorthe in Héritier de la couveuse, A contrario, no. 22, Lausanne: BSN Press, 2016.

Questa maschera anti-età per fototerapia dovrebbe far sembrare più giovane chiunque la indossi ogni giorno per cinque minuti. Il linguaggio con cui viene pubblicizzata prende molto in prestito da quello medico, anche se si tratta di un prodotto di bellezza come le creme antietà. Ciò che rende significativo questo dispositivo è la sua adesione all’ideologia dominante del corpo perfetto, alla quale si aggiunge il culto della tecnologia come modo per salvarlo dall’invecchiamento. È una versione tecnologica, economica e non invasiva della chirurgia plastica.


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