FRAGILE:
Sedici atlanti della rottura
Quiet Ensemble
dal 28 maggio al 15 giugno, 2025 | merc. – dom. – 11.00 – 19.00
TESTO STAMPA
Un tunnel visivo e sonoro attraversa lo spazio e invita il pubblico a entrare in una zona di sospensione, al centro di una geometria fragile. Sedici monitor, appesi lungo le pareti, si presentano inizialmente come semplici superfici nere e silenziose, inerti. Un vuoto carico di attesa.
Poi, lentamente, una vibrazione appena percettibile inizia a scorrere lungo i bordi. Pulsazioni sottili, sfarfallii timidi, bagliori intermittenti: è l’inizio di una metamorfosi. Uno dopo l’altro, i monitor iniziano a incrinarsi. Non fisicamente, ma internamente, digitalmente, nell’intimità dei pixel. Le crepe si disegnano come fratture colorate che si aprono sulla pelle elettronica degli schermi, generando un paesaggio visivo imprevedibile, fragile e iridescente. La casualità, l’imponderabile, è parte fondamentale del processo: ogni monitor si distrugge in modo unico, creando dipinti digitali inaspettati che si rivelano solo nell’atto stesso della rottura. Ogni frattura, ogni esplosione di luce e colore, è un momento organico che nasce dalla distruzione, una metamorfosi naturale in cui il caos diventa forma.
Progettata per restare invisibile, la tecnologia si manifesta qui nella sua essenza materiale e tangibile, rivelando la sua natura di macchina. In questo svelamento, diventa forse una finestra – o un ponte – verso una realtà fisica più originaria e nascosta. Le rotture dei monitor potrebbero essere causate da particelle cosmiche o segnali, provenienti dalla spazio profondo, che normalmente (ci) attraversano senza lascare traccia? Le forme e i suoni delle rotture ne rivelano allora il passaggio. Gi scricchiolii, le esplosioni e gli echi che accompagnano e materializzano le rotture sono in effetti elaborazioni sonore dei dati cosmici e ambientali del vicino Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) di Cascina (PI). I monitor diventano così, misteriosamente, altrettante antenne, in grado di ascoltare e restituirci in modo sensibile i sussulti cosmici più remoti. La rottura diventa ritmo, vibrazione, materia sonora. La tensione cresce, si trasforma in una danza caotica di luce e suono, una sinfonia della fragilità che culmina in un’esplosione di colore e disgregazione.
Fragile è una coreografia del collasso, dove la fragilità non è un difetto, ma una condizione generativa, estetica e profondamente umana. La casualità della distruzione e l’effetto organico che si genera riflettono la bellezza e l’imprevedibilità di un remoto processo naturale.
L’incontro tra artisti e scienziati è una delle frontiere più interessanti e promettenti della cultura contemporanea – ha dichiarato Massimo Carpinelli, direttore di EGO – e contribuisce, senz’altro, a creare un nuovo immaginario e una consapevolezza più diffusa sul valore e il significato della ricerca. Il nostro obiettivo è quello di favorire esperienze e dialoghi tra arte e scienza per mirare a diventare un punto di riferimento nel panorama italiano.
Massimo Carpinelli
Direttore dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo
Rifugio Digitale è un luogo aperto alla città, dove la ricerca visiva incontra la sperimentazione artistica. Qui dialogano artisti emergenti e affermati, tra linguaggi della fotografia e visioni dell’arte digitale. In questo spirito prende forma l’opera dei Quiet Ensemble: un incontro tra scienza e tecnologia che si traduce in un’esperienza immersiva, site-specific.
Laura Andreini
Presidente dell’Associazione Rifugio Digitale
CONOSCI L'ARTISTA
QUIET ENSEMBLE
Il collettivo nasce nel 2009 dall’incontro tra Fabio Di Salvo e Bernardo Vercelli, accomunati da una visione artistica che esplora l’equilibrio tra natura e tecnologia, tra il rigore dell’ordine e l’imprevedibilità del caso.
Il loro lavoro si sviluppa lungo la sottile linea di confine tra ciò che è organico e ciò che è artificiale, generando installazioni immersive e performance in cui suono, luce e movimento diventano elementi centrali della narrazione visiva e sensoriale.
Con un approccio poetico e sperimentale, i Quiet Ensemble portano l’attenzione su ciò che solitamente sfugge allo sguardo e all’ascolto: il fruscio delle foglie, il battito d’ali di un insetto, il ritmo silenzioso che anima gli ecosistemi. Le loro opere dialogano con l’ambiente, rivelando la bellezza nascosta nei microeventi del quotidiano e trasformando l’ordinario in un’esperienza percettiva inattesa e coinvolgente.

FRAGILE: Sedici atlanti della rottura
Foto di ©Quiet Ensemble

FRAGILE: Sedici atlanti della rottura

FRAGILE: Sedici atlanti della rottura

FRAGILE: Sedici atlanti della rottura

FRAGILE: Sedici atlanti della rottura

Foto di ©Quiet Ensemble
FRAGILE: Sedici atlanti della rottura
Programma
28 maggio, 17:30: Press Conference con i Quiet Ensemble e i curatori, Serena Tabacchi e Vincenzo Napolano
Free entry; reservation required by writing to info@rifugiodigitale.itMay 28 maggio, 6.30 pm: Opening della mostra con i Quiet Ensemble e i curatori Serena Tabacchi e Vincenzo Napolano
Ingresso libero28 maggio, 20.00: Talk & Drink, un incontro con gli artisti e i curatori, accompagnato da un cocktail inedito firmato da Peter in Florence
Spazio A-ARCHEA | Entrata da Via della Fornace, 16 (FI)
Ingresso libero; prenotazione obbligatoria scrivendo a info@rifugiodigitale.it28 maggio – 15 giungo, 2025, mer. – dom. 11.00 – 19.00: visita libera
Ingresso libero; per le visite guidate è necessario scrivere a info@rifugiodigitale.it