SUPERNATURAL OPEN CALL ITA

SIGNIFICATI

Quello che ci ha attratto, fin dal primo momento, nella scelta del tema SuperNatural come filo conduttore del ciclo espositivo che nel 2022-2023 ha portato al Rifugio Digitale alcuni dei nomi più interessanti del panorama fotografico internazionale è stata la pluralità dei significati che questa parola può assumere. Riflettendo in controluce i grandi conflitti dell’Antropocene, SuperNatural ha rappresentato l’occasione per articolare visivamente e simbolicamente un percorso alla ricerca della natura umana in relazione al segno e all’impronta che l’uomo lascia sulla terra: un orizzonte aperto sul dialogo tra naturale e artificiale, ma anche tra dimensione terrena e spirituale, visto attraverso gli occhi dei fotografi che hanno esaminato contraddizioni e iperboli che attraversano il contemporaneo, interrogandosi sulla complessa posizione che l’essere umano occupa sul pianeta.

Quello che ancora non sapevamo quando abbiamo cominciato questo viaggio è che il concetto di SuperNatural avrebbe potuto caricarsi di significati ulteriori e inattesi. È esattamente questo che è accaduto quando Infoto, associazione partner del Rifugio Digitale nei suoi itinerari fotografici, ha deciso di lanciare una call per fotografi italiani emergenti che volessero cimentarsi con questo tema.
Le candidature che ci sono arrivate, numerose e molto interessanti, ci hanno permesso di scoprire nuovi significati e direzioni che io stessa, ideando questo concept, non avevo preso in considerazione. Ecco allora che la collettiva SuperNatural Open Call diventa un viaggio nel viaggio, verso direzioni impreviste: dai riti agli eccessi, dalle radici alle stelle, i talenti italiani esposti nella collettiva ci restituiscono una visione multiforme di ciò che è “supernatural”. Le loro sono storie di alberi, di animali, di bambini e di alieni. Storie di natura che supera le frontiere del “naturale” e sconfina nel territorio del sogno, dell’utopia, dell’allucinazione. Storie di corpi: di una mascolinità vulnerabile vissuta al riparo da qualunque canone o stereotipo, di una femminilità rivendicata sfidando i tabù. Per ognuna di queste storie abbiamo scelto una parola chiave, che ne orienta la lettura e che ne ancora le direzioni. Queste parole, insieme, vanno a ricomporre la traccia da cui tutto è cominciato: SUPERNATURAL. Il punto di partenza del nostro cammino e il caleidoscopio attraverso il quale abbiamo scelto di guardare il mondo.
Sezione speciale della mostra è la Capsule Selection del SuperNatural Mentoring Program di Infoto, frutto della mentorship di Paolo Cagnacci con i fotografi del gruppo Infoto sul tema SuperNatural. Accompagnati da Paolo Cagnacci, che ne ha coordinato e guidato il lavoro, i fotografi hanno declinato la loro visione in cerca di nuove interpretazioni di tutto ciò che sfida, dilata o reinventa i confini del naturale.

Irene Alison









UFO

Noemi Comi

I rettiliani sono presunti umanoidi presenti nella narrativa fantascientifica e nell’ufologia. Secondo le teorie del complotto, si tratterebbe di alieni mutaforma capaci di prendere sembianze umane allo scopo di controllare la Terra: basandosi su una rilettura ironica di queste teorie, Homo Saurus mette in scena, attraverso documentazioni fittizie che testimoniano l’ascesa dei rettili-umanoidi sul nostro pianeta, un mondo alterato e distopico.







PORNO

Francesca Cao

Il Coraggio di Essere un Desiderio rielabora una selezione di scatti di aspiranti attrici hard degli anni 80, allegati a lettere di candidatura dirette al regista pornografico amatoriale Hans Rolly. Nella loro dimensione erotica ingenua e fatta in casa, queste istantanee raccontano un’epoca senza internet, cellulari o tecnologia digitale, in cui il porno veniva realizzato e fruito ancora attraverso canali analogici. Un’epoca in cui, mentre le donne erano ancora schiacciate tra l’oggettificazione della tv berlusconiana e i limiti imposti da una società profondamente patriarcale, il gesto di queste casalinghe di proporsi liberamente e consapevolmente come oggetto sessuale assume un sottotesto rivoluzionario.





ECCESSO

Camilla Fatticcioni

L’estate fiorentina può essere torrida e satura di turisti. In Cruel Summer, Camilla Fatticcioni documenta la trasformazione della città in parco giochi per il turismo di massa, in cui la culla del Rinascimento appare trasfigurata da eccessi e piaceri effimeri, tra gelati dai colori psichedelici e bancarelle che ne commercializzano l’icona.







RADICE

Francesco Paolo Gassi

Realizzato durante la sua residenza artistica presso il giardino Lamia Santolina in Puglia, la serie Secondo Natura indaga il rapporto uomo e ambiente, riflettendo sulla possibilità di un ritorno alle radici, lontano dall’artificiosità della società contemporanea.





Infoto SuperNatural Mentoring Program

Capsule Selection

Maria Grazia Dainelli

Da sempre, l’uomo cerca una dimostrazione della presenza di Dio. Sublimando scenari naturali in immagini evocative, la serie cerca una traccia divina nel paesaggio, nel solco delle parole di Spinoza – “Deus sive natura” – la cui visione filosofica non materializza Dio, ma divinizza la natura.

Sandra Ceccarelli

La danza, teatro delle origini, è una danza di gruppo, una danza di relazioni, dove ognuno si rispecchia nell’altro trovandovi parte di sé. Seguendo l’approccio della danzatrice e coreografa messicana Araceli Barcenas, il corpo si fa tramite tra la terra e il cielo, tra la materia e lo spirito: la danza attiva un processo di ricerca introspettivo che, attraverso il movimento e la connessione con la natura, fa affiorare il ricordo, risveglia l’istinto e lascia emergere le pulsioni inconsce.







Infoto SuperNatural Mentoring Program

Capsule Selection

Giovanna Sparapani

Secondo in Italia solo a quello di Taranto, il sito siderurgico di Piombino è oggetto da tempo di una lunga e complessa bonifica. Nel quasi completo abbandono degli ultimi anni, alcuni edifici industriali – mastodontiche costruzioni di acciaio, torri, altoforni, resti di un mondo che sta scomparendo per sempre – si stagliano nel paesaggio con le loro forme e i loro colori surreali in un orizzonte per lo più dominato dalla ruggine e dalla ferraglia. La natura fa capolino qua e là, circondata da un’atmosfera immobile, sospesa e silenziosa.

Massimo Macherelli

Una “scrittura di luce” in cui i raggi del sole sono scomposti nelle loro componenti spettrali, cioè nei diversi colori che li compongono: partendo dall’utilizzo di un corpo macchina senza obiettivo, la serie cattura le infiltrazioni della luce dirette sul sensore della macchina fotografica. Le forme e i contorni degli oggetti distorti o sovrapposti, i bagliori filtrati attraverso le foglie degli alberi, le ombre che si muovono con il vento e i colori vibranti che le immagini catturano ci rivelano la natura come un ambiente mutevole e incerto, attraversato da un’energia di costante trasformazione.

Renato Piazzini

Possiamo pensare di vivere la relazione con la natura senza considerare gli innumerevoli aspetti energetici, inconsci e spirituali ad essa connessi? La serie si muove lungo il solco di una ricerca di trascendenza negli spazi naturali, nella consapevolezza di quanto lo “spirito dei luoghi” – da sempre preservato, nutrito e tramandato attraverso simboli, leggende e tradizioni – condizioni l’approccio che l’essere umano ha con la terra sulla quale vive.










Infoto SuperNatural Mentoring Program

Capsule Selection

Carlo Midollini

Nel nostro contesto culturale, la fede viene gestita da una struttura ecclesiale che provvede a organizzare riti, simboli e luoghi attraverso i quali la religione viene praticata dai fedeli. Soffermandosi su dettagli, oggetti personali e devozioni private, la serie vuole evidenziare la distanza fra la rappresentazione umanizzata del soprannaturale e l’idea stessa del divino, ma anche la dicotomia fra l’ufficialità dogmatica e il sentire religioso che, inevitabilmente, ognuno sviluppa singolarmente.

Mauro Cenci

Sono infiniti i volumi che parlano di libri, biblioteche, lettori, bibliofili e bibliomani, ma il rapporto viscerale con il libro come oggetto, oltre che come veicolo di conoscenza, dell’artista Rino Melotti ha qualcosa di straordinario. Nella sua casa, l’amore per i libri va oltre il normale piacere per la lettura e diventa fascinazione estetica. Accumulati in un “caos ordinato”, i libri diventano installazioni mutevoli con forme totemiche e architettoniche: isole, altari, frammenti di città che formano un “paesaggio” in perenne divenire.

Antonio Vinzi

La serie nasce da una ricerca visiva sulla relazione tra turismo di massa e cibo a Firenze: partendo da una materia prima di origine naturale, la carne, le immagini offrono una prospettiva sulle forme artificiali e iperboliche che il cibo assume per incontrare il gusto di palati sempre più globalizzati e per alimentare la multiforme fantasmagoria del tourist-food. A una lettura ravvicinata, la texture di queste “fette” rimanda a diverse possibili evocazioni: dalla memoria delle cellule animali alla geografia di paesaggi immaginari, dalla trama di un tessuto guardato in controluce alle venature del marmo.

Alma Daniele de Silvestro

In Sardegna, alcuni imprenditori particolarmente attenti al risparmio energetico e a una filiera più ecosostenibile stanno sperimentando metodologie produttive green e riscoprendo antiche tecniche tradizionali per nuove modalità di lavoro: dalle tinture organiche derivate da bacche o foglie, al calcestruzzo realizzato attraverso la depurazione del latte di scarto.






Infoto SuperNatural Mentoring Program

Capsule Selection

Luca Federici

Un giardino è un piccolo ecosistema circoscritto dai muri che lo circondano, un microcosmo vivo e in costante trasformazione. Documentando un giardino di 6600 mq sulle pendici della collina di San Miniato al Monte – un piccolo mondo in relazione e in antitesi con l’ambiente urbano di Firenze, in cui la dimensione onirica e creativa si fonde con quella biologica – la serie mette in evidenza le relazioni che ci sono tra le entità che lo compongono, la loro capacità di esistere in un mutuo rapporto di sopravvivenza e il continuo interscambio tra gli esseri viventi che genera nuova vita.

Piero Alessandra

Un viaggio surreale fino al termine della notte, oltre il naturale e verso un’oscurità carica di ebbrezza e seducenti promesse: la città perde la precisione dei suoi contorni diurni per rivelarsi in visioni mutevoli, distorte dalla velocità e dal contrasto abbagliante tra buio e luce.






NATURA

Andrea Roversi

Dopo essere stata duramente colpita dalla recessione globale nel 2008, l’Islanda è stata protagonista di una miracolosa ripresa, diventando modello per conquiste straordinarie. L’isola ha scelto di fare un passo indietro (o avanti?) tornando alla terra e scommettendo sull’economia green. Le fattorie si sono ripopolate, i ritmi della natura sono tornati a scandire i tempi della vita: Andry, un bambino che cresce in dialogo con la natura estrema di questa terra, è stata la guida del fotografo alla scoperta della complessa identità islandese.




ANIMALE

Fabio Moscatelli

Animals si ambienta nelle aree del Centro Italia colpite dal sisma del 2016: gli animali, risorsa e identità di questi territori, diventano un simbolo di resilienza e di rinascita, in una dimensione visiva che mescola la realtà complessa del post-terremoto a una dimensione immaginifica che riconduce alle favole dell’infanzia.




TEMPO

Giuseppe De Grazia

Tra terra e cielo è un viaggio nel tempo e nello spazio in cerca delle proprie origini, un racconto autobiografico che, sospeso tra la geografia delle radici e le mappe delle stelle, documenta le oscillazioni tra appartenenza e lontananza, tra rottura e pacificazione.






UOMO

Dario Mannucci

The Clearing è una meditazione sul significato dell’essere uomo nella società contemporanea, un viaggio nelle sfumature dell’anima maschile che mira a de-costruire le tradizionali assunzioni di genere, offrendo una rappresentazione intima e delicata della mascolinità.







ROCCIA

Luca Gasparro

Dentro la montagna, dentro sé è un’indagine visiva sul territorio tra le Alpi Apuane e la provincia di Massa Carrara: una riflessione introspettiva su come l’uomo possa trasformare il suo legame con il territorio da fonte di sopravvivenza a oggetto di sfruttamento. L’escavazione estrema del marmo, di cui questa provincia è il simbolo, scolpisce nella roccia la traccia di un divario sempre più marcato tra uomo e natura.





ROCCIA

Leonardo Bocci

La serie Inversion nasce dalla necessità di trovare una prospettiva personale e intima sul paesaggio, declinandolo a misura di un vissuto interiore. Una nuova luce investe l’oscurità dell’ignoto, in cui alberi e vedute sembrano scenari di un mondo onirico.





LITURGIA

Nadia Cianelli

Nel progetto The Space in between, l’Amazzonia è uno spazio e un tempo sospeso. Qui, visibile e invisibile, naturale e soprannaturale si fondono e si confondono, e un sentimento di sacrale comunione con la natura pervade ogni cosa. Il fiume e la foresta sono fonte di vita e sede di miti ancestrali: confini di un mondo parallelo popolato da demoni ed esseri incantati, questi luoghi, con le loro culture, resistono alle minacce che li assediano.