“L’idea di immortalare la vita attraverso la macchina fotografica la rassicura” così scrive Camilla Fatticcioni su Artribune, che dedica un approfondimento alla mostra Pelle di Giulia Bersani esposta a Rifugio Digitale dal 29 gennaio al 23 febbraio 2025. Una personale che segna l’inizio del ciclo Il Corpo che Abito, ideato da Irene Alison e curato da Alison insieme a Paolo Cagnacci.
L’articolo restituisce con forza il cuore del lavoro di Giulia Bersani: un’indagine intima e radicale sul corpo come spazio di libertà, desiderio, resistenza. Nei suoi scatti analogici – scrive Irene Alison – “la pelle è paesaggio vivo, attraversato da fluidi, emozioni e cicatrici. I corpi sono affamati di vita, lontani da ogni estetica levigata: nudi, imperfetti, veri.”
Il progetto, inaugurato il 29 gennaio 2025 con la presenza dell’artista e dei curatori, si inserisce nella visione di Rifugio Digitale, sempre attento al dialogo tra intimità e spazio, identità e architettura. In collaborazione con Forma Edizioni e Associazione Infoto Firenze, Il Corpo che Abito vuole riportare il corpo al centro del discorso fotografico: come confine, come linguaggio, come materia viva che resiste alla virtualizzazione dell’esperienza.
Con Pelle, Giulia Bersani dà voce a una fotografia viscerale, che non cerca il compromesso né l’approvazione, ma si immerge nella carne del reale. Una mostra da vedere, da sentire, da attraversare.