TORMENTO E LUCE

Franco Ionda

dal 19 gennaio 2023 al 20 febbraio 2023 | Mer – Dom 11.00 – 19:00

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 © Neri Casamonti e Lorenzo Ciuffi

COMUNICATO STAMPA

CREDITI

La mostra Tormento e Luce di Franco Ionda, una esposizione a cura di Serena Tabacchi e organizzata in collaborazione con Forma Edizioni, consiste in un’opera site-specific, realizzata dall’artista appositamente per questo spazio espositivo, che si muove abilmente tra mondo fisico e mondo digitale. All’interno del Rifugio lo spettatore verrà condotto in un viaggio dal “tormento alla luce”, attraverso una nuova interpretazione delle stelle “ferite” che nel linguaggio dell’artista perdono una punta nella caduta dal cielo alla terra. Precipitate per una disperata mancanza di armonia le stelle si smaterializzano in un fluido digitale che attraversa i 16 monitor della galleria partendo da una prima tavola in alluminio e carta catramata di colore rosso per poi arrivare alla luce in una seconda tavola di colore blu che conclude il percorso espositivo. L’opera dell’artista fiorentino conduce lo spettatore nell’abisso di uno spazio ibrido e indefinito, un luogo in cui la percezione terrena del tempo e dello spazio si annullano. L’illusorio dinamismo delle tavole di recupero di alluminio ben sposa l’eterea stasi dei colori decisi, puri e senza apparente confine che l’artista pone alle due estremità dell’opera digitale come a voler bilanciare quella turbolenta irrequietezza che pervade lo sguardo della giovane nella tavola iniziale. Il segmento digitale dell’opera sarà disponibile come edizione unica in formato NFT (Non-Fungible Token) sulla piattaforma di KnownOrigin.

Franco Ionda, Tormento e Luce 1, 2023, tre pannelli, tempera su tavola con allumunio e carta catramata, 188Å~99 cm cadauno, opera site-specific, foto di Neri Casamonti

Franco Ionda, Tormento e Luce 2, 2023, tre pannelli, tempera su tavola con allumunio e carta catramata, 188Å~99 cm cadauno, opera site-specific, foto di Neri Casamonti

TESTO CURATORIALE DI SERENA TABACCHI

L’opera conduce lo spettatore nell’abisso di uno spazio ibrido e indefinito, un luogo in cui la percezione terrena del tempo e dello spazio si annullano. L’illusorio dinamismo delle tavole di recupero di alluminio ben sposa l’eterea stasi dei colori decisi, puri e senza apparente confine che l’artista pone alle due estremità dell’opera, come a voler bilanciare quella turbolenta irrequietezza che pervade lo sguardo della giovane nella prima tavola. In questa nuova interpretazione le stelle dell’artista cadute dal cielo per una disperata mancanza di armonia, si smaterializzano in un fluido che cela il segreto del mondo. La bellezza che le avvolge, cambia l’umore dell’opera, volgendo verso una risoluzione, dal tormento alla luce. La tecnica utilizzata è particolarmente attinente alla ricerca e alla sperimentazione di Ionda, il quale partendo da materiali spesso riciclati e con una forte connotazione antropologica, incontra il digitale per poi tornare alla materia. In un ciclo coerente con la sua visione, l’artista lascia che il software prenda possesso della tela, svelando nuove imprevedibili dimensioni.

Allestimento mostra Tormento e Luce, 19 Gennaio 2023 Rifugio Digitale, Foto di Neri Casamonti

Press

2023_01_19_ARTRIBUNE 
2023_01_20_LA NAZIONE 

Intervista a Franco Ionda condotta da RTV38

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