Franco Ionda
Nato a Firenze e diplomato all’Accademia di Belle Arti, ha ottenuto borse di studio internazionali e dagli anni ’80 sviluppa il tema delle “stelle decapitate” e dei grandi chiodi in alluminio, simboli della condizione umana. Critici come Amnon Barzel, Bruno Corà e Alberto Fiz leggono in queste forme una riflessione universale su delusione, dolore e identità. Fabio Cavallucci evidenzia il suo tratto segnato dal retino tipografico, che genera un dramma sublimato. Eike D. Schmidt sottolinea il suo impegno verso le tragedie sociali e migratorie contemporanee, come in Rifugiati. Guardando intorno a noi (1995). Ha esposto in numerose sedi prestigiose, tra cui Palazzo Pitti, il Museo Pecci e TornabuoniArte.
Tormento e Luce
19.01 – 20.02.2023
Precipitate per una disperata mancanza di armonia le stelle si smaterializzano in un fluido digitale che attraversa i 16 monitor della galleria partendo da una prima tavola in alluminio e carta catramata di colore rosso per poi arrivare alla luce in una seconda tavola di colore blu che conclude il percorso espositivo. L’opera conduce lo spettatore nell’abisso di uno spazio ibrido e indefinito, un luogo in cui la percezione terrena del tempo e dello spazio si annullano. L’illusorio dinamismo delle tavole di recupero di alluminio ben sposa l’eterea stasi dei colori decisi, puri e… senza apparente confine, come a voler bilanciare quella turbolenta irrequietezza che pervade lo sguardo della giovane nella tavola iniziale. In questa nuova interpretazione le stelle dell’artista si smaterializzano in un fluido che cela il segreto del mondo. La bellezza che le avvolge cambia l’umore dell’opera, volgendo verso una risoluzione: dal tormento alla luce
Le stelle ferite, che spesso hanno perso una punta nella violenza della caduta, si aggregano e si mescolano. Nell’arte di Ionda il caos, il disequilibrio, l’oscurità, non sono mai privi di speranza: le stelle si stratificano in campi di colore e tornano a vivere, a muoversi all’interno di Rifugio Digitale come se stessero ancora cadendo in una danza armoniosa e fluida.