Nato nel 1981, è un fotografo svizzero-francese con base a Losanna. Dopo studi in filosofia, letteratura e cinema, si è formato in fotografia a Vevey. Ha esposto a livello internazionale e pubblicato sei libri. Vincitore del Premio HSBC per la fotografia (2009), ha esposto al Musée de l’Elysée e ai Rencontres d’Arles con il progetto H+. Nel 2022 ha presentato Vivants al Museo Pully e a Paris Photo, dove ha vinto il Premio Ruinart. Insegna fotografia all’ECAL ed è membro fondatore dell’agenzia MAPS.
H+, terza tappa del ciclo espositivo SuperNatural, è un’indagine visiva, e visionaria, sul transumanesimo, movimento intellettuale che mira a perfezionare il corpo umano attraverso l’uso delle scienze e della tecnica. Dall’impiego quotidiano delle tecnologie che sono già parte integrante della nostra vita, come il pacemaker o lo smartphone, fino alle fantasie relative al superamento della dimensione fisica e mortale dell’essere umano, la serie dell’artista svizzero, rintraccia, dalla Svizzera alla Russia, dalla Francia alla Repubblica Ceca, le persone, gli oggetti e i concetti cardine di questo movimento, rivelandone in controluce le complessità e le zone d’ombra. Le immagini di Matthieu Gafsou… dischiudono non solo le più ardite frontiere e i maggiori paradossi del progresso tecnologico, ma anche i dilemmi esistenziali a cui la proiezione transumanista ci mette di fronte: saremo mai pronti all’abbandono del corpo fisico in favore di una dimensione sempre più ibridata con le macchine? Come potremmo riconcepire la nostra esistenza se in un futuro post umano potessimo rimandare in eterno l’appuntamento con la morte?